Gela. Gli esperti che la seguono hanno bisogno di più tempo per concludere le verifiche ed elaborare il progetto di messa alla prova, chiesta dai legali di difesa. Si tornerà in aula a settembre per la vicenda processuale della minorenne accusata di tentato omicidio, dopo aver accoltellato una compagna di corso. La vittima venne colpita in pieno centro storico, a conclusione delle lezioni. Riportò gravi ferite, ma i medici sono riusciti ad evitare conseguenze peggiori. L’imputata usò un coltello, che aveva nascosto all’interno di uno zaino. Da alcune settimane, come ottenuto dai legali di difesa (gli avvocati Francesco Enia e Giusy Ialazzo), ha lasciato il carcere femminile romano, dove era stata trasferita subito dopo l’arresto, per essere collocata in una comunità in Sicilia. Le esperte che la seguono in questa fase, stanno valutando la sua condotta e formalizzeranno a settembre la proposta di progetto per la messa alla prova al gup del tribunale dei minori di Caltanissetta.
Se la giovane dimostrerà di volersi mettere alle spalle quanto accaduto, svolgendo le attività che verranno proposte e rispettando gli obblighi, allora il procedimento nei suoi confronti potrebbe successivamente chiudersi. La famiglia della giovane ferita, invece, sta seguendo tutte le fasi, con l’avvocato Filippo Spina.