"Cafa' ha diritto a subentrare in consiglio", decadenza Cosentino: "Comune provveda"
I giudici riconoscono il "diritto di Paolo Cafa' a subentrare nella carica di consigliere comunale"

Gela. Il ricorso accolto dal collegio della sezione civile del tribunale può cambiare certi equilibri interni all'aula consiliare e soprattutto all'opposizione alla giunta del sindaco Di Stefano, prevalentemente di centrodestra. I giudici riconoscono il "diritto di Paolo Cafa' a subentrare nella carica di consigliere comunale, per la quale è stata proclamata la resistente". I magistrati Carla', Accardo e Berenato, hanno accolto la linea dell'avvocato Cafa', che fin dal primo momento, al pari del gruppo politico "PeR", ha spiegato che c'era incompatibilità tra l'ingegnere Grazia Cosentino, candidata a sindaco sconfitta al ballottaggio e adesso consigliere comunale indipendente, nel gruppo misto, e la carica. Stando al ricorso, Cosentino, funzionario di Impianti Srr e responsabile tecnico del servizio rifiuti per il Comune di Gela, non può ricoprire il ruolo di consigliere comunale, in un ente che è peraltro socio della Srr4 che controlla Impianti, società che ha la gestione della rac olta rifiuti e della piattaforma integrata di Timpazzo. I giudici indicano la "decadenza" di Cosentino. La sentenza può essere impugnata e allo stato non è esecutiva. L'ingegnere e i suoi legali, Fidone e Cavaleri, valuteranno il da farsi. Se non venisse impugnata, la decisione del collegio diventerebbe definitiva. Inoltre, i magistrati condannano "il Comune di Gela ad assumere gli atti consequenziali necessari alla surroga di Paolo Cafa' come consigliere comunale". Il ricorso originario è stato avanzato dallo stesso Cafa', riferimento territoriale di Sinistra italiana e il più suffragato alle amministrative nella lista "PeR", insieme a due esponenti del laboratorio politico. Lo scorso anno, al momento dell'insediamento del nuovo civico consesso, l'ex segretario generale del municipio escluse l'ipotesi di incompatibilità di Cosentino.