Spari nell'area di servizio, l'accusa di favoreggiamento: due indagati si difendono
Per i pm della procura e per i carabinieri, avrebbero omesso particolari che potrebbero essere importanti nel ricostruire l'intera dinamica

Gela. Due si sono difesi, escludendo di aver omesso quello che sapevano rispetto alla vicenda dell'estate dello scorso anno, quando vennero esplosi colpi di pistola nell'area di servizio "Gb oil". Per quei fatti, i carabinieri hanno arrestato il ventisettenne Leandro Costarelli. Per l'accusa, sarebbe stato lui a sparare e gli vengono contestati il porto e la ricettazione di un'arma clandestina. È attualmente detenuto anche per un'altra azione che gli viene addebitata, sempre con un'arma. Questa mattina, davanti al gip del tribunale, si sono invece presentati il trentatreenne Salvatore Noviziano, rimasto ferito dagli spari della stazione di servizio, la consorte e una terza indagata. Sono appunto ritenuti responsabili di favoreggiamento. Per i pm della procura e per i carabinieri, avrebbero omesso particolari che potrebbero essere importanti nel ricostruire l'intera dinamica. Noviziano, difeso dal legale Flavio Sinatra, e la consorte, con l'avvocato Davide Limoncello, hanno respinto gli addebiti e hanno spiegato le rispettive ragioni. Non ha parlato la terza indagata, rappresentata dall'avvocato Cristina Alfieri. Sono a piede libero ma la procura ha avanzato richieste di misure.