Tecnologia e sicurezza: la Sicilia investe sull’innovazione digitale
La nuova sfida dell’isola è tenere insieme il progresso tecnologico tutelando i cittadini

Mai come nell’ultimo periodo la Sicilia è alle prese con notevoli iniziative che hanno il duplice obiettivo di migliorare le infrastrutture tecnologiche e contemporaneamente tutelare la sicurezza dei cittadini online. In questa prospettiva la regione si fa anche portavoce di un riscatto che tutto il Sud si auspica da tempo.
Dal Piano triennale per la Transizione digitale 2024-2026 si evince che alla Sicilia saranno destinati 120 milioni di euro per estendere la copertura 5G e migliorare la digitalizzazione della pubblica amministrazione.
Volgendo lo sguardo agli ultimi anni, invece, possiamo con buona ragione ritenere che la maggior parte delle risorse, provenienti anche talvolta dall’Europa, hanno consolidato soprattutto il settore turistico. In particolare, l’intelligenza artificiale è stata adoperata per intercettare al meglio i gusti dei turisti e qualificare i servizi offerti dalle principali attrazioni dell’isola. È stata implementata la realtà aumentatanella Valle dei Templi ad Agrigento ed è possibile esplorare interattivamente il Parco Archeologico della Neapolis a Siracusa.
Quando la tecnologia avanza occorre però fare i conti anche con i rischi che ne derivano. Ed ecco che in parallelo all’accelerazione tecnologicaritroviamo investimenti volti a proteggere il cittadino e i suoi dati in rete. Non è un caso, dunque, se la Sicilia ha avviato prima di altre regioni un accordo con l’Agenzia di Cybersicurezza Nazionale per rafforzare i sistemi digitali sanitari da eventuali attacchi informatici.
Il tema della sicurezza online oggi coinvolge una varietà sempre più ampia di ambiti. Gli sportelli di Federconsumatori Sicilia, attivi sul territorio, offrono supporto concreto per una navigazione consapevole. Si affrontano tematiche legate alla protezione dei dati personali, all’identificazione di siti affidabili per acquisti online e all’uso corretto dei social network, con un’attenzione crescente rivolta anche al mondo dell'intrattenimento digitale.
Ad esempio, chi utilizza piattaforme di streaming, app per ordinare cibo o prenotare viaggi, si trova sempre più spesso a dover accettare condizioni d’uso e fornire dati sensibili: la consapevolezza su come e dove questi dati vengono trattati è diventata fondamentale. Lo stesso vale per chi si diverte online attraverso giochi: in questo caso si prediligono ambienti certificati come i casinò online AAMS, sottoposti a controllo statale, che offrono maggiori garanzie sul piano della legalità e della trasparenza.
Un altro ambito dove la sicurezza è diventata cruciale è quello delle app bancarie. Se da un lato queste app semplificano enormemente le operazioni quotidiane — come controllare il saldo, effettuare bonifici, pagare bollettini o scambiare denaro con un clic — dall’altro
richiedono una maggiore attenzione da parte degli utenti. Oggi molte banche utilizzano sistemi di autenticazione a due fattori, notifiche push in tempo reale, riconoscimento biometrico (impronta o volto) e limiti di sicurezza personalizzabili. È importante saper leggere i segnali di phishing, evitare reti Wi-Fi pubbliche e aggiornare regolarmente le app per proteggerle da vulnerabilità note.
In definitiva, la sfida digitale della Sicilia passa non solo dall’innovazione infrastrutturale, ma anche dalla crescita della cultura digitale tra i cittadini, che devono imparare a utilizzare in modo più sicuro e consapevole tutti gli strumenti connessi alla rete.
Eppure, la strada da fare è ancora lunga: ogni progresso tecnologico richiede una risposta altrettanto solida in termini di protezione e responsabilizzazione. Solo così si potrà costruire una società digitale moderna, sicura e davvero inclusiva.