“Disconosciuto da Spata e Scerra”, Incardona: “Mi hanno chiuso porte…leghisti? Scelta personale”

 
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Gela. “Sono molto dispiaciuto. Con le loro parole sia Spata che Scerra mi hanno disconosciuto. Hanno fatto intendere che c’era già un accordo per la vicepresidenza, ma così non è. Tutti sanno che oltre a Gabriele Pellegrino in lizza ci sono anche io”. Il consigliere dell’Udc Salvatore Incardona, ieri in aula, è stato piuttosto netto nel prendere le distanze non solo dal candidato sconfitto Giuseppe Spata, ma anche dall’esponente di “Avanti Gela” Salvatore Scerra, che invece avrebbero voluto chiudere la partita della vicepresidenza, sostenendo la candidatura di Gabriele Pellegrino. Dietro al no di Incardona, che ha pubblicamente dichiarato di essere in corsa per la vicepresidenza, potrebbero esserci tensioni interne al drappello di centrodestra. “Mi muovo sempre in un’ottica di distensione e parlerò con i colleghi dell’opposizione – continua – mi sento parte dell’alleanza, nonostante ieri mi siano state chiuse le porte in modo palese. Voglio valutare e se capirò che la chiusura è totale, allora ne prenderò atto. Sono sempre stato leale con gli alleati e con il patto elettorale. Non voglio approfittare di questa situazione per dichiararmi indipendente, anzi. Credo che chi ha parlato per conto del gruppo di centrodestra avrebbe potuto comunicare al resto dell’aula che c’erano due nomi disponibili e non solo quello di Gabriele Pellegrino”.

Neanche il voltafaccia istituzionale dei due consiglieri leghisti, che al momento dell’acclamazione ufficiale del sindaco Lucio Greco hanno deciso di non alzarsi per rendergli omaggio, sembra aver convinto il consigliere Udc. “Non valuto lo scopo politico di quello che hanno fatto, avranno avuto le loro ragioni – conclude – personalmente, non lo capisco. Eravamo nella casa del popolo e la città, alla fine, ha scelto Greco. Non è un sindaco in bilico, ma è il sindaco. Mi è sembrato un atteggiamento troppo forte e che per giunta viene imputato a tutta la coalizione. Voglio solo far capire che non è così. I due consiglieri hanno deciso per loro conto di non alzarsi a rendere omaggio al primo cittadino”. Il drappello di centrodestra, adesso, dovrà tentare di salvare il salvabile, altrimenti potrebbe dire addio (già prima di iniziare) all’appoggio dell’Udc.

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