Gela. I casi di autolesionismo in città sono aumentati del 30%. A lanciare l’allerme lo scorso febbraio è stato il personale del centro di salute mentale gelese ubicato in via Madonna del Rosario.
L’aumento dei fenomeni sarebbe riconducibile alla mancata capacità degli adolescenti di affrontarre difficoltà emotive provocate dai divieti che gli adulti spesso sono costretti ad impartire per l’educazione dei giovani. Per riconoscere i segnali e imparare a interiorizzarein modo corretto anche i sentimenti negativi, gli studenti delle terze classi della scuola media dell’istituto comprensivo Giovanni Verga hanno portato a termine un progetto che, paragonato ad un lungo viaggio svolto durante l’anno scolastico, li ha condotti ad una conoscenza profonda delle loro emozioni e sentimenti.
Nel Progetto “Teseo:Il filo della vita” gli studenti hanno affrontato anche temi con cui, in un modo o nell’atro, entranono a contatto tutti i goirni: il bullismo e cyberbullismo.
Attraverso la storia di Alice, un’immaginaria coetanea che vive disagi in famiglia e che li affronta procurandosi delle ferite sui polsi, gli studenti hanno provato a vivere empaticamente le emozioni negative e contrastanti della protagonista e ad esprimerle attraverso la musica, il canto e l’arte.
Il progetto è stato realizzato grazie al Rotary Club che ha formato gli studenti della scuola grazie agli specialisti del settore membri attivi del club service.