Gela. Fare scuola all’aperto è una delle tante cose a cui gli studenti hanno dovuto rinunciare a causa della pandemia. Con i contagi notevolmente calati e l’arrivo della bella stagione però è tornata la possibilità di avviare progetti curriculari all’esterno dell’istituto scolastico. Proprio per questo stamattina gli studenti delle 2° e 3° dell’indirizzo nautico del Majorana si sono ritrovati presso il club nautico della città.
“Una esperienza innovativa,un modo nuovo di fare scuola che si affianca alla didattica tradizionale per formare a 360° i nostri studenti. In modo specifico quelli dell’indirizzo nautico che per avere una formazione completa devono poter fare esperienza in prima persona di ciò che il mare riserva.” Ha dichiarato la preside Linda Bentivegna.
Fin dall’inizio dell’anno l’indirizzo nautico ha avviato progetti di questo tipo proprio per far conoscere agli studenti ciò che potrebbe essere un giorno il loro futuro.
“ Il nostro obiettivo è quello di togliere i ragazzi dalla strada e inserirli in un contesto in cui l’educazione civica e l’ambiente possa dare l’oro un modo diverso e migliore di vivere” ha aggiunto Filippo di Mauro,direttore sportivo del club nautico.
Gli studenti hanno imparato le basi del kitesurfing uno sport velico, nato nel 1999 come variante al surf e consiste nel farsi trainare da un aquilone che usa il vento come propulsore e che viene manovrato attraverso una barra, collegata al kite da sottili cavi detti “linee”, lunghi tra i 22 e i 27 m.
“La lezione si è basata principalmente sulle manovre di sicurezza perché come tutti gli sport deve essere praticato in modo sicuro – spiega Jessica Cocchiaro della Sottovento kiteschool –Il montaggio e lo smontaggio del kite,come riconoscere i venti e quali precauzioni prendere prima di immettersi in mare sono gli altri temi trattati oggi. I ragazzi sono stati molto attenti e disciplinati,hanno ascoltato e fatto tesoro dei nostri insegnamenti e subito dopo sono riusciti a mettere in pratica quanto assimilato.”