Vendita compostaggio andata deserta, sindaci insistono: "Subito l'assemblea Ato anche per la liquidazione"

L'intenzione manifestata fa presumere che anche per Di Stefano non ci sono più le condizioni di agibilità manageriale, con il commissario Lucisano che non pare godere della sua fiducia. Forse, il segnale di rapporti ormai ai minimi con gli autonomisti

13 maggio 2025 18:54
Vendita compostaggio andata deserta, sindaci insistono: "Subito l'assemblea Ato anche per la liquidazione" - L'impianto di compostaggio di Brucazzi
L'impianto di compostaggio di Brucazzi
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Gela.  Come abbiamo riportato, in più occasioni, intorno all'Ato Cl2 in liquidazione, che ha tra gli asset l'impianto di compostaggio di Brucazzi, c'è l'urgenza di fare chiarezza sotto vari aspetti. L'iniziativa, ancora una volta, la prendono i sindaci dell'ambito. Il primo cittadino di Delia Gianfilippo Bancheri, presidente della Srr4, il sindaco gelese Terenziano Di Stefano e quello niscemese Massimiliano Conti, hanno scritto ufficialmente al commissario Ato Lucisano e agli organi di controllo, per una convocazione "immediata" dell'assemblea. I punti essenziali sono due, non solo una valutazione sullo stato della liquidazione Ato ma pure le scelte da intraprendere a seguito di una gara pubblica per la vendita dell'impianto di compostaggio, andata per due volte deserta. “Sussiste la necessità di coinvolgere l’assemblea dei soci, proprietari dei beni Ato, in merito alle determinazioni da assumere, come più volte peraltro richiesto dai Comuni”, scrivono i sindaci. Ormai da mesi, si aspettavano risposte dal commissario Ato, proprio per la convocazione di un'assemblea. I sindaci sono sempre più convinti che la fase di liquidazione vada conclusa, perché fin troppo onerosa. La prospettiva maggiormente focalizzata pare il trasferimento degli asset alla Srr4 e a Impianti Srr, la controllata che già gestisce la piattaforma integrata di Timpazzo e il servizio rifiuti. “Va rilevato, peraltro, che si rende necessario convocare immediatamente l’assemblea per valutare lo stato della liquidazione stante che, come più volte segnalato dalla Corte dei Conti, l’eccessivo prolungamento temporale delle gestioni liquidatorie si pone in contrasto con la funzione stessa della procedura e considerato il divieto per gli enti in liquidazione di intraprendere attività gestionali in base alle previsioni della L.r. n. 9/2010, come ribadito da ultimo dal Dipartimento Acque e Rifiuti nel provvedimento prot. n. 2017 del 21 gennaio 2025”, riporta la nota indirizzata al commissario Ato. La richiesta è per una convocazione “immediata”. In caso contrario, i sindaci agiranno per “chiedere la tutela degli interessi e dei diritti dei Comuni che rappresentano presso tutte le sedi competenti”. Lo stallo tra il commissario Lucisano e gran parte dei sindaci va avanti da alcuni anni. La novità saliente, anche politica, è la firma del sindaco Di Stefano, insieme a quelle di Bancheri e Conti. Gela ha la quota maggiore negli equilibri delle decisioni assembleari. L'intenzione manifestata fa presumere che per Di Stefano non ci sono più le condizioni di agibilità manageriale, con il commissario Lucisano che non pare godere della sua fiducia. Forse, il segnale di rapporti ormai ai minimi con gli autonomisti, che hanno sempre sostenuto la linea del commissario.

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