Mpa-Di Stefano ai titoli di coda? "Sindaco sa che siamo nel centrodestra, era così già alle amministrative"
Gli alleati non hanno mai visto di buon occhio il doppio livello lombardiano, in città con i progressisti mentre a Caltanissetta e a Palermo con il centrodestra
Gela. Un rapporto politico e amministrativo a tempo determinato, pare ormai questa la sorte dell'accordo tra gli autonomisti e il resto del "modello Gela" del sindaco Di Stefano. C'è solo da delineare il confine. Il matrimonio senza amore potrebbe andare avanti ma forse solo fino alle scadenze amministrative impellenti. Le provinciali hanno segnato un discrimine profondo. "Grande Sicilia", della quale fa parte l'Mpa, ha sostenuto il presidente del Libero Consorzio Tesauro e Forza Italia, diventando decisiva per la vittoria del primo cittadino nisseno. Niente appoggio all'alternativa di Di Stefano, nonostante la presenza nella giunta del "modello Gela". Gli alleati non hanno mai visto di buon occhio il doppio livello lombardiano, in città con i progressisti mentre a Caltanissetta e a Palermo con il centrodestra. Di Stefano, già dopo il voto delle provinciali, come abbiamo riportato, ha parlato di un Lombardo che ha "sacrificato" l'alleanza locale pur di avere più spazio nel governo Schifani. La scorsa settimana, l'ex presidente della Regione, arrivato in città, ha detto chiaro e tondo che "Grande Sicilia" è nel centrodestra ma in città sostiene un progetto che lo scorso anno li convinse più di altri. Per Lombardo, Di Stefano è un "moderato" sostenuto anche da Pd e M5s. Il sindaco sta man mano prendendo le distanze dagli autonomisti, che a loro volta hanno segnalato gli "appetiti" di qualche alleato, concentrati intorno all'assessorato ai servizi sociali, affidato, fino a ora, alla lombardiana Valeria Caci. "Il sindaco scopre oggi che l'Mpa è collocato nel centrodestra? Ricorda di essere stato candidato alle politiche del 2011 nell'Mpa e non era alleato del centrodestra? E quando alle comunali abbiamo deciso di appoggiarlo non eravamo parte del centrofestra e presenti nel governo Schifani? E ora che si è candidato alla Provincia non gli abbiamo ricordato quale era il nostro schieramento?", fanno sapere il riferimento territoriale Rosario Caci e gli altri componenti del gruppo locale. Probabilmente, ci sarà un incontro tra le parti. Anche gli autonomisti, a questo punto, lo considerano inevitabile. "Ha bisogno di un chiarimento? Pensiamo anche noi che sia opportuno", concludono.
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