Alla fine di questo complesso anno, fare i conti con l’emergenza sanitaria non vuol dire soltanto analizzare il nostro sistema politico e istituzionale ma anche quello sanitario e sociale.
L’indice del livello di stress, dovuta alla prolungata crisi pandemica, è di 62/100. Tra i fattori scatenanti lo stress ci sono preoccupazioni e ansia per la salute propria e dei propri cari, instabilità economica, non aver elaborato adeguatamente l’isolamento sociale del lockdown, organizzazione del lavoro e della famiglia.
I sintomi si declinano in manifestazione psicopatologiche diverse da persona a persona, proprio perché le strategie che vengono messe in atto sono diverse per ognuno di noi. Quando queste strategie falliscono e la crisi diventa prolungata, allora stanchezza fisica, mentale e demotivazione, disturbi del sonno e della condotta alimentare, sono i principali sintomi che si osservano in quella che è stata chiamata “Fatica da pandemia”.
Lo vediamo nei nostri ragazzi sempre più demotivati allo studio per via della didattica a distanza e possiamo osservarlo anche nelle nostre relazioni più strette dominate da sentimenti di pessimismo e negatività.
Gli effetti dello stress prolungato sono poi deleteri per l’equilibrio psicofisico di ognuno di noi.
COME FRONTEGGIARE LO STRESS DA PANDEMIA?
Tieni attiva la tua rete sociale, se è possibile ampliala. Certo a distanza e con le dovute cautele, ma sentire di esser parte di un gruppo potrà aiutarti a gestire il tuo senso di solitudine.
Pensati parte attiva alla lotta contro il Covid-19. Attua tutti i comportamenti che mettono in salute te e i tuoi cari.
Focalizza l’ambito della vita che ha risentito di più della pandemia (lavoro, famiglia, scuola, figli) e che ti crea affaticamento e stress.
Crea un clima di condivisione e spensieratezza con la tua famiglia nucleare (coniuge e figli): scegli un momento della settimana in cui poter condividere dei pensieri positivi su ogni membro della famiglia.
Trova un obiettivo reale che puoi concretizzare nel nuovo anno: ti permetterà di focalizzarti sugli aspetti della tua vita coltivando la speranza e nuove soluzioni.
Contatta uno psicologo se lo stress è diventato invalidante, pervasivo e ingestibile in modo autonomo.
Dott.ssa Alice Rinzivillo, psicologa