Maggioranza, D'Arma: "È ancora ammissibile un modello Gela con gli avversari in giunta?"

I comunisti, che sostengono l'alleanza di Di Stefano, si chiedono però quale sia la vera identità del "modello Gela", soprattutto all'indomani delle provinciali, vinte dal centrodestra anche con il sostegno di forze del governo cittadino

10 maggio 2025 12:14
Maggioranza, D'Arma: "È ancora ammissibile un modello Gela con gli avversari in giunta?" - Il presidente Pci D'Arma
Il presidente Pci D'Arma
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Gela. La crisi nei rapporti interni alla maggioranza del sindaco Di Stefano sta sicuramente alimentando riflessioni tra i suoi. I tre gruppi consiliari che lo sostengono, Pd, M5s e Una Buona Idea, ieri hanno di fatto rilanciato l'azione politica e amministrativa, mettendo da parte le incomprensioni, pesanti, riscontrate in questi giorni. I comunisti, che sostengono l'alleanza di Di Stefano, si chiedono però quale sia la vera identità del "modello Gela", soprattutto all'indomani delle provinciali, vinte dal centrodestra anche con il sostegno di forze del governo cittadino, l'Mpa su tutte. "Sono state superate, sulla base delle dichiarazioni che sono state rilasciate, le incomprensioni tra Pd e sindaco, che avevano, giustamente, provocato reazioni del primo cittadino. I dem di fatto sostengono un ravvedimento operoso e il pieno appoggio al sindaco e pongono una condivisione del "modello Gela". Non so cosa intenda il Pd per "modello Gela". Credo - dice D'Arma presidente del gruppo locale Pci - si riferisca a quel "modello Gela" stabilito e concordato ab origine. Un centrosinistra allargato a forze civiche riconducibili all'area progressista. In effetti, questa necessaria svolta chiarificatrice viene sollecitata anche dal mancato successo del sindaco alle provinciali. Il centrosinistra, tranne qualche defaillance territoriale, si è mostrato compatto, mentre forze e soggetti facenti parte della giunta non hanno resistito al richiamo della foresta. Ci può essere un "modello Gela" con avversari in giunta?". Per D'Arma, anche se la priorità va agli atti amministrativi, il sindaco dovrà poi fare delle valutazioni politiche. "Certamente, l'unico modello è quello del centrosinistra, delle liste civiche e delle entità di sinistra. Siamo stati e siamo con Terenziano Di Stefano - aggiunge D'Arma - in quanto coerenti con i presupposti iniziali. In attesa e compatibilmente con gli impegni riguardanti la nostra città, nel rispetto delle regole e delle prerogative, il sindaco valuterà e deciderà  con l'ausilio degli alleati".

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