Gela. L’Organizzazione Mondiale della Salute definisce la salute mentale come “uno stato di benessere in cui ogni individuo possa realizzare il suo potenziale, affrontare il normale stress della vita, lavorare in maniera produttiva e fruttuosa e apportare un contributo alla propria comunità”.
Il 10 ottobre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale della salute mentale con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui problemi di salute mentale in tutto il mondo e mobilitare gli sforzi a sostegno combattendo stigma e discriminazioni.
“A 31 anni dall’istituzione della giornata mondiale la salute mentale è ancora un taboo, soprattutto nel nostro territorio è una dura lotta che continuiamo a portare avanti – dichiara il responsabile del centro di salute mentale Giuseppe Arancio- la salute mentale è ancora fortemente sottovalutata rispetto alla salute fisica per questo è necessario che vengano fatte continue campagne di sensibilizzazione nel territorio.”
Secondo i dati dell’OMS una persona su otto a livello globale vive una condizione di salute mentale che può avere un impatto sulla sua salute fisica, sul benessere, sul modo in cui si relaziona agli altri e sul reddito. Una condizione che riguarda anche un numero crescente di adolescenti e giovani.
“ I numeri a Gela sono in forte aumento- continua Arancio- nel mese di agosto è stato registrato almeno un TSO al giono, inoltre è stato riscontrato un peggioramento pari al 30% sia trai casi più gravi che tra i giovanissimi in seguito all’uso spropositato di sostanze stupefacenti. Anche il disturbo di schizofrenia paranoidea ha avuto un’impennata in seguito alla pandemia.”
È necessario confrontarsi, sensibilizzare, condividere e migliorare l’accessibilità dei Servizi per contribuire a normalizzare il disagio psichico e superare così il pregiudizio che spesso impedisce la richiesta di aiuto.
