Gela. Una zona franca d’eccezione da realizzare sfruttando anche le aree dismesse gestite da Eni. La proposta è stata lanciata dal segretario dell’associazione Interporto Marco Fasulo e dal neo direttore generale Gioacchino Pellitteri.
“Viviamo – spiega proprio Fasulo – praticamente al centro dei traffici marittimi internazionali. Dal Canale di Sicilia, passano circa 35 mila navi mercantili all’anno. Dobbiamo cercare di sfruttare questo circuito. Con la zona franca si abbatterebbero i costi per le multinazionali del settore che, così, sarebbero incentivate ad investire in città”.
A farsi promotore, a livello politico, dell’intera iniziativa è il consigliere comunale Gioacchino Pellitteri. “Già nel 1994 – dice – proposi in senato la zona franca per la nostra città. La proposta cadde nel dimenticatoio. Oggi, invece, si può agire. In questo modo, garantiremo le bonifiche delle aree industriali dismesse e, soprattutto, potremmo dare una nuova svolta allo sviluppo economico locale”.
Una mozione sul tema è stata approvata, ieri sera, in consiglio comunale. Spetterà poi alla politica ad alti livelli farsi promotrici dell’iniziativa: con in testa, il miglioramento d’infrastrutture ferme al palo.