Gela. La città potrebbe avere una zona franca doganale. Il disegno di legge della “Free trade zone” è approdato in Senato e potrebbe essere estesa a tutta la Sicilia.
La proposta dell’associazione “Interporto del Golfo di Gela” presieduta da Marco Fasulo che mira a creare nell’isola una “porta economica d’Europa” è diventata ordine del giorno presentato alla legge di Stabilità dal gruppo “Grandi Autonomie e Libertà”, in Commissione Bilancio del Senato, e firmata dai senatori Antonio Scavone, Mario Ferrara, Giovanni Mauro e Giuseppe Compagnone.
“Tutto parte da un presupposto: c’è crisi – spiega Vincenza Tascone, direzione dell’associazione Interporto – le risorse per gli investimenti nel Mezzogiorno stanno per finire. Bisogna puntare a soluzioni di vantaggio per salvare la città, e la Sicilia più in generale, dagli effetti devastanti di una crisi senza precedenti. L’ordine del giorno impegna il Governo a valutare l’avvio di un iter per l’istituzione di una zona franca fiscale nell’isola”.
“La zona franca permetterebbe di rafforzare il ruolo della Sicilia – commenta il senatore Scavone – nelle relazioni economiche con i paesi del Maghreb e in generale del Mediterraneo, facendola divenire la porta economica d’Europa. L’istituzione della zona franca regionale potrebbe attrarre imprese per investimenti nell’agroindustria, nel manifatturiero e nei servizi facendo aumentare anche l’occupazione”.