Gela. Centrodestra e centrosinistra locali stanno cercando di capire quale tipo di strategia mettere in campo nel tentativo di non ripetere l’esperienza di tre anni fa, quando i grillini (che allora sostenevano Domenico Messinese) sbaragliarono la concorrenza, sconfiggendo al ballottaggio il dem Angelo Fasulo. Mentre si parla di possibili “partiti della città”, con soluzioni trasversali che possano mettere insieme alleanze atipiche, i grillini non si sentono già vincitori (tutt’altro). Il meetup locale ha lanciato l’invito agli attivisti per iniziare a parlare di programma da presentare alla città. E’ chiaro che anche tra i cinquestelle bisognerà raggiungere un’intesa su un candidato che metta insieme le istanze degli attivisti e quelle dei portavoce istituzionali (i consiglieri comunali, il deputato regionale Nuccio Di Paola e il senatore Pietro Lorefice). Così come sta capitando in altre aree politiche della città, circolano pure tra i grillini i primi nomi. Sono solo ipotesi e potrebbero aggiungersene altre. Sicuramente, non manca il riferimento al consigliere comunale Simone Morgana, che molti già tre anni fa vedevano come uno adatto al posto di sindaco. In consiglio comunale, l’avvocato ha ricoperto la carica di capogruppo e ha sempre cercato di ricucire i rapporti quando ci sono state tensioni interne, riuscendo a trovare credito anche tra i banchi degli schieramenti contrari. Potrebbe essere l’anima marcatamente politica da schierare nello scontro per il municipio. Morgana, però, non si è mai veramente proposto e anzi appare piuttosto restio ad una corsa di questo tipo. Ha pure dichiarato di non pensare ad una nuova esperienza in municipio.
Tra gli outsider grillini, quello che sembra più avanti di altri è Antonio Cuvato, che da anni guida l’associazione Viviamo Manfria e negli ultimi mesi è stato tra i protagonisti della battaglia contro il caos rifiuti, una delle piaghe amministrative che ha condotto alla fine anticipata dell’esperienza Messinese. Cuvato ci aveva già provato alle legislative dello scorso marzo. Era in lizza per il Senato ma la scelta sponsorizzata da Luigi Di Maio è caduta invece su Pietro Lorefice, poi eletto a Palazzo Madama. In quell’occasione non mancarono le perplessità espresse proprio da Cuvato che però non si è mai allontanato dal Movimento cinque stelle. Una sua candidatura a sindaco, probabilmente, verrebbe ben vista dagli attivisti della prima ora, ma non sembra sgradita neanche ai portavoce grillini che potrebbero sostenerlo nel tentativo di far dimenticare definitivamente la burrasca Messinese. Siamo solo all’inizio e i grillini, prima di arrivare alla scelta definitiva, cercheranno di vagliare nomi e profili proprio perché non possono permettersi una rivisitazione delle vicende che li hanno convinti a divorziare da Domenico Messinese e dal suo entourage di fiducia (poi caduti sotto i colpi del totale isolamento politico).