“Voglio fare l’amore con te”, una donna molestata al telefono per un intero anno

 
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Gela. Un intero anno di telefonate anonime ad una donna alla quale consegnava quotidianamente il pane.

Telefonate continue. “Sono quello che vuole fare l’amore con te”, questa l’unica frase che, in un’occasione, venne pronunciata al telefono dall’anonimo. Adesso, però, è stato identificato ed è finito a processo davanti al giudice Antonio Fiorenza. Deve rispondere di molestie telefoniche. Eliseo T. avrebbe preso di mira la conoscente con telefonate praticamente quotidiane, utilizzando però un’utenza intestata ad un’altra donna con la quale, intanto, avrebbe intrecciato una relazione sentimentale. La vittima, costituitasi parte civile in giudizio con l’avvocato Flavio Sinatra, ha però deciso di denunciare i fatti fino ad ottenere l’identificazione del presunto molestatore. L’imputato, difeso dagli avvocati Carmelo Tuccio e Giuseppe Ferrara, potrebbe essere sentito già alla prossima udienza.

La vittima delle molestie. “Ho ricevuto telefonate anonime – ha spiegato la donna finita al centro degli interessi dell’imputato – per almeno un anno. Sul display del mio telefono non appariva mai il numero dell’interlocutore che, comunque, si limitava a sospirare. Solo una volta, disse che era quello che voleva fare l’amore con me”. Nel corso dell’udienza, è stata sentita anche la donna titolare dell’utenza telefonica utilizzata dall’imputato per contattare la vittima. “Mi accorsi che nella memoria del mio telefono cellulare – ha precisato – c’era spesso un numero che io non conoscevo. Chiesi spiegazioni e, alla fine, mi fu confermato che si trattava dell’utenza telefonica utilizzata dalla signora che ha sporto denuncia”. 

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