Gela. Come riferito ieri, questa mattina era in programma una nuova verifica all’ospedale “Vittorio Emanuele”. Il gruppo dei parlamentari M5s, Pietro Lorefice, Ketty Damante, Nuccio Di Paola, il consigliere comunale pentastellato Virginia Farruggia, il sindaco Lucio Greco, i primari dei reparti del nosocomio, il manager Alessandro Caltagirone e il direttore sanitario Alfonso Cirrone Cipolla, sono tornati a confrontarsi su un potenziale rafforzamento di servizi e strutture. L’ospedale di Caposoprano non vive affatto una fase favorevole. Come ribadisce il commissario Caltagirone, si sta studiando la possibilità “di una convenzione con l’Ipab Aldisio per avere aree nelle quali collocare ulteriori strutture della logistica”. L’elipista è un altro punto interrogativo. Lorefice ha sottolineato che “se ne parla almeno dal 2013”. “C’è un problema di illuminazione notturna. Serve un tavolo tecnico perché la Regione ha trasferito la competenza delle sedi stradali ai Comuni ma non degli immobili”, ha sottolineato il sindaco Greco.
Altra criticità da affrontare è quella del personale. Non si assumono giovani specializzandi perché venti ore settimanali sono poche e dovrebbero quindi rinunciare alla borsa di studio. Per il manager Caltagirone, ne servirebbero almeno 32 a settimana. Gli specializzandi inoltre non possono più coprire emergenze, quindi lavorare al pronto soccorso, senza un titolo anche di emergenza-urgenza. È stato nuovamente toccato il punto degli impegni assunti da Asp anche nel recente passato. Il gruppo M5s insiste affinché se ne dia attuazione. La prossima settimana dovrebbero esserci nuovi incontri tra Asp e amministrazione, anche per la questione dell’elipista. Cirrone Cipolla ha invece confermato che le verifiche interne con i primari “si terranno ogni settimana”. La scorsa settimana è stata presentata l’osservazione breve intensiva, una goccia nel mare delle necessità di un intero territorio.