Gela.E’ stato disposto per oggi l’esame autoptico sul corpo della giovanissima Vittoria Maria Caruso, la quindicenne deceduta nella tarda serata di domenica a causa del violento incidente avvenuto in contrada Brucazzi, nel rettilineo di quella che doveva essere l’autostrada Siracusa – Gela e che costeggia la zona industriale. La giovane, studentessa dell’istituto tecnico commerciale e ginnasta della gymnastics club, era uscita per un giro in macchina con un paio di amici. Come dicevamo, dopo la denuncia degli agenti di polizia, partita nei confronti del 19enne alla guida dell’utilitaria, che sarebbe risultato positivo agli esami che rivelano la presenza di sostanze stupefacenti nel sangue, la procura, che ha avviato indagini nei confronti del giovane, ha disposto per oggi l’autopsia che potrebbe chiarire molto su quanto avvenuto prima del maledetto impatto, oltre che , ovviamente, l’esatta causa della morte della giovane ginnasta. La salma, quindi, sarà riconsegnata già nelle prossime ore alla famiglia. I funerali si svolgeranno domani alle 16.30 in chiesa Madre. Sempre domani, gli studenti dell’istituto Sturzo, che dalla sera del tragico incidente stazionano in centinai davanti l’ingresso dell’obitorio del Vittorio Emanuele, hanno deciso di saltare le lezioni per stare un’ultima volta accanto alla loro compagna e amica. In massa parteciperanno ai funerali con striscioni e foto ricordo dei momenti spensierati trascorsi con Vittoria, ricordata da tutti come un’amica unica, solare, sempre allegra e piena di vita. Un’adolescente con tanti sogni, così come in tantissimi ricordano e raccontano di lei sul suo profilo facebook.
Una morte che ha sconvolto chiunque la conoscesse, profondo cordoglio è stato espresso dal dirigente e dal corpo docente dell’istituto tecnico commerciale. Ancora increduli gli istruttori e gli atleti della gymnastics club di Walter Miccichè. Cordoglio anche da Emanuele Zappulla, del popolo della famiglia che racconta: “ ero al pronto soccorso, abbiamo vissuto momenti di confusione, disperazione e disorientamento, grida di dolore per la dipartita di una ragazza che sognava il suo futuro con grandi progetti, ma nel frattempo vivere la bellezza della vita, e invece, in un attimo, il mondo si è fermato. I genitori che erano ancora increduli del perchè erano lì, I nonni che gridavano verso il cielo il nome di Vittoria, un nome che rimarrà solo un ricordo. Dopo la mezzanotte torno a casa, racconta ancora Zappulla, pensando ripetutamente a quelle scene sicuramente forti dolorose e che possano risvegliare le nostre anime dormienti. Ora, vi chiedo una seria riflessione esclamando che la felicitá è vivere l’amore delle cose semplici vissute con la famiglia parenti e amici e alla fine della vita ringraziare con immensa gratitudine la loro presenza. Con immenso affetto grido alzando lo sguardo al cielo, pensando a Maria madre di Gesù dopo la morte, VITTORIA È RISORTA.