“Vittoria a casa di Pagano, Mancuso spettatore”: Di Cristina, “Greco non parla alla città”

 
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Di Cristina e il neo sindaco Comparato

Gela. I presupposti, maturati a conclusione del primo turno elettorale, c’erano già tutti. L’esito del ballottaggio a San Cataldo ha confermato la “scommessa” fatta da dem e grillini, che proprio “nella città di Pagano”, hanno ufficializzato l’intesa di centrosinistra. La vittoria dell’avvocato Gioacchino Comparato, che al termine del turno di ballottaggio si è imposto con oltre il 60 per cento delle preferenze, rafforza le basi dell’alleanza Pd-M5s, come testimoniato dalla massiccia presenza a San Cataldo dei dirigenti regionali, provinciali e locali. “L’alleanza tra Pd e Movimento cinquestelle è una formula che funziona – dice il segretario provinciale dem Pepe Di Cristina che a San Cataldo ha seguito l’esito del turno di ballottaggio – ora, c’è anche il pieno riconoscimento che arriva dall’elettorato, in Sicilia abbiamo prevalso in nove ballottaggi su nove. Una vittoria ancora più importante, perché conquistata nella città del deputato leghista Alessandro Pagano. Voglio sottolineare, che a San Cataldo così come a Milena, il parlamentare regionale di Forza Italia Michele Mancuso ha fatto da spettatore non pagante. I cittadini hanno voluto sostenere la visione di centrosinistra. Un cambiamento vero che si concretizza con l’avvocato Comparato, pienamente sostenuto dal Pd e dal Movimento cinquestelle”. Di Cristina, in settimane di crisi politica per la giunta del sindaco Lucio Greco, ne approfitta per mettere qualche paletto politico. “Dico di più – aggiunge – l’alleanza di centrosinistra tra Pd e Movimento cinquestelle, a Gela è già piuttosto avanti. Per certi aspetti, abbiamo anticipato i tempi e andiamo avanti”. Dem e grillini, anche in città, hanno ormai lanciato l’alternativa di centrosinistra, con l’intenzione di rifondare un’area politica, che a livello locale deve recuperare il tempo perduto. “La crisi della giunta Greco? Per come viene gestita – continua il segretario provinciale dem – sta solo facendo allontanare la città. Il sindaco, ad oggi, non ha mai fatto un appello pubblico. Invece, ha deciso di gestire la crisi con un pallottoliere, solo in termini di posti e numeri. Paradossalmente, il sindaco sta solo rafforzando l’asse di Timpazzo, che lo ha lasciato solo quando la Regione ha disposto l’aumento dei conferimenti, diventato ormai abnorme, ma anche sui definanziamenti”.

Quelle di Di Cristina sembrano parole piuttosto eloquenti, nonostante il tentativo dell’avvocato Greco di ricreare le condizioni per un eventuale governo di “salute pubblica”, anche con dem e grillini. “Sul supporto alle questioni che riguardano Gela non ci tireremo mai indietro”, conclude il segretario dem. Il “metodo” Greco, allo stato sembra inconciliabile con la visione dell’alleanza giallorossa.

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