Gela. “Una vergogna. Ormai, si mettono a rischio le vite pur di non rafforzare i servizi sanitari in città”. Il segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina, da tempo denuncia i tagli e le troppe manchevolezze del sistema locale. Quanto accaduto nella notte tra domenica e lunedì, con i coinvolti in un incidente stradale costretti ad attendere quasi un’ora per i soccorsi, per l’esponente dem è la prova evidente del disimpegno totale della Regione e di Asp. “Come è possibile che in una città come Gela non ci sia un’ambulanza con medico a bordo, attiva h24? Anche questa volta – dice – come già accaduto in fatti analoghi, i feriti hanno atteso quasi un’ora, visto che l’ambulanza doveva arrivare da Niscemi. Perché una città con un quarto della popolazione di Gela ha un’ambulanza con medico a bordo e invece sul territorio gelese non c’è? Niscemi ha il pieno diritto ad avere questa copertura e va salvaguardata ma anche Gela deve ricevere lo stesso trattamento. Non si possono mettere a repentaglio le vite delle persone”.
Le responsabilità Di Cristina le individua proprio nella linea assunta dal management di Asp e dal governo regionale. “Anche se siamo a fine legislatura, porteremo comunque un report in commissione regionale sanità – spiega ancora – non è tollerabile che si vada avanti in questo modo. Lo denuncio da diversi anni, con il centrodestra l’ospedale “Vittorio Emanuele” è stato trasformato in una grande astanteria, senza servizi e con reparti chiusi, approfittando della scusa del Covid. Non è più accettabile”.
Lo smantellamento dell’ospedale di Gela
parte da lontano già con Crocetta e il suo assessore di riferimento , continuando con Musumeci, nel frattempo nessuno dei politici Gelesi si è indignato