Vista sul bilancio, ok reimputazioni: Di Stefano, "lavoro immane, nostro "salva Gela" decisivo"
Di Stefano, in un percorso che vede il traguardo, almeno rispetto all'ok al bilancio, rivendica l'opzione politica e amministrativa del "salva Gela"
Gela. Si va progressivamente completando il quadro, decisamente complesso, che gira intorno al bilancio stabilmente riequilibrato. Oggi, in municipio, la giunta ha deliberato, approvando la reimputazione dei residui nell'esercizio 2024, che di fatto garantisce i finanziamenti di molti cantieri. Sindaco e assessori erano chiamati a questo ulteriore passaggio mentre martedì prossimo, sul loro tavolo, ci sarà finalmente l'ipotesi di bilancio, successivamente destinata al civico consesso per il voto finale. Sono tutti aspetti essenziali per non perdere la strada finalizzata a superare il dissesto. "È stato un lavoro immane, dire che abbiamo ricostruito dalle macerie non rende a pieno, abbiamo condotto un lavoro meticoloso che ci ha portati a scavare fino in fondo quanto ai numeri finanziari dell'ente - dice il sindaco Di Stefano che fin dall'inizio ha portato avanti la delega al bilancio - per qualcuno, si poteva arrivare all'obiettivo anche prima ma non è stato facile, con condizioni non favorevoli. Finalmente, prevalgono trasparenza e chiarezza". Il voto di giunta, previsto per la prossima settimana, sarà quasi una presa di coscienza pubblica che mette in prima linea Di Stefano e i suoi assessori. "Abbiamo svolto tutti gli approfondimenti e confido in un parere favorevole dei revisori, ai quali saranno trasmessi gli atti - aggiunge il sindaco - abbiamo condotto gli adempimenti previsti dalla normativa e ringrazio gli uffici che non si sono mai fermati nonostante, quasi sistematicamente, emergessero punti da riprendere. All'organismo straordinario di liquidazione abbiamo inoltre trasferito il saldo di cassa, che consentirà di dare risposte ai creditori del nostro ente". Il primo cittadino, in attesa del parere dei revisori e del voto del civico consesso sul bilancio, pare non trascurare neppure la strategia politica messa in campo in questo primo anno, per arrivare allo strumento finanziario. "Non lo dico io ma lo hanno specificato più volte pure i consulenti esterni - precisa - l'intuizione del "salva Gela" è stata determinante. Senza la disponibilità di quei fondi non saremmo mai riusciti a chiudere lo strumento finanziario. Quelle somme sarebbero rimaste nell'avanzo ma senza poterle attivare per l'ipotesi di bilancio. Devo dire grazie a tutti quelli che hanno sostenuto il provvedimento e lo hanno votato". La scelta del sindaco e dei suoi alleati, lo scorso anno, si focalizzò sui fondi delle royalties estrattive che, attraverso una norma inserita nella legge di bilancio della Regione, permise una deroga e la destinazione di importi decisivi a copertura dello strumento finanziario. Di Stefano, in un percorso che vede il traguardo, almeno rispetto all'ok al bilancio, rivendica l'opzione politica e amministrativa del "salva Gela", che il centrodestra ha più volte descritto come frutto dell'azione del governo regionale.
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