Violenze sull’ex moglie, arriva la condanna per un dipendente comunale

 
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Gela. Violenze sull’ex moglie, sfociate in vere e proprie aggressioni. Fatti che sono costati la condanna ad un anno e due mesi di reclusione al dipendente comunale Angelo B.

L’ex moglie picchiata. L’uomo è finito sotto processo dopo la denuncia sporta dall’ex consorte, costituita parte civile con l’avvocato Grazio Ferrara. La donna, in base a quanto ricostruito, avrebbe riportato profonde ferite dopo almeno due episodi di violenza. Davanti alle contestazioni mosse all’imputato, il pubblico ministero Pamela Cellura ha chiesto la condanna a due anni e nove mesi di detenzione. Per il pm, infatti, sarebbe stato proprio il dipendente comunale a prendere di mira l’allora moglie, con inaudita violenza. La ricostruzione dell’accusa, però, è stata messa in dubbio dal difensore dell’uomo, l’avvocato Riccardo Lana. Per il legale, infatti, gli episodi al centro del dibattimento non sarebbero chiaramente collegabili al dipendente comunale. “Non è un uomo violento – ha detto – nella sua attività, è riuscito ad ottenere la fiducia di diverse amministrazioni comunali che si sono succedute alla guida della città”. La difesa ha sottolineato anche l’assenza di precedenti penali in capo all’imputato. Il giudice Miriam D’Amore, però, ha pronunciato un verdetto di condanna, seppur attenuato rispetto alle originarie richieste del pm.

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