Gela. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno assolto un cinquantaseienne accusato di violenze e maltrattamenti in famiglia. Una decisione che rivede drasticamente quella del tribunale di Gela che invece l’aveva condannato a due anni di reclusione. È stato accolto il ricorso avanzato dalla difesa, sostenuta dai legali Rosario Prudenti e Giuseppe Cammalleri. Così come in primo grado, anche nel giudizio di appello i difensori hanno sostenuto che gli episodi contestati al cinquantaseienne, ritenuto responsabile di maltrattamenti a danno della moglie e delle figlie, in realtà sarebbero stati normali vicende collocate nella routine domestica. Lui ha sempre negato di aver usato violenza. Riferi’, in primo grado, che per ragioni di lavoro era spesso fuori per l’intera giornata.
Se qualche tensione ci fu, era da collegare, è stato riferito, a normali liti poi chiarite. È stata nettamente esclusa la violenza. La Corte nissena ha deciso l’assoluzione “perché il fatto non sussiste”.
