Gela. Dopo la condanna di primo grado, saranno i giudici della Corte d’appello di Caltanissetta a valutare il caso di un giovane ghanese, accusato di violenza sessuale su una donna nigeriana. La scoperta della polizia. I due, per diversi mesi, hanno vissuto in città e le violenze si sarebbero verificate proprio all’interno di un appartamento scoperto dagli agenti di polizia del commissariato. E’ stato il suo legale di fiducia, l’avvocato Vittorio Giardino, ad impugnare il verdetto di condanna emesso dal giudice dell’udienza preliminare. Dopo l’arresto effettuato dai poliziotti del commissariato, il giovane venne scarcerato e trasferito in una comunità locale, anche a seguito delle richieste arrivate dal suo legale. I magistrati gli contestavano, inoltre, lo sfruttamento della prostituzione. La donna nigeriana sarebbe stata costretta ad avere rapporti a pagamento con alcuni uomini. Nel corso dell’incidente probatorio, però, proprio la donna sentita ha in parte ridimensionato le accuse a suo carico. A vacillare fu soprattutto quella relativa alla prostituzione. In sostanza, la quarantenne avrebbe escluso di essere stata costretta ad avere rapporti con altri uomini.Adesso, saranno i giudici d’appello a decidere.