Gela. “E’ stata una importante ed intensa giornata, quella di ieri, e non possiamo che ringraziare tutti per i numerosi momenti di incontro, confronto e sensibilizzazione su un tema delicato come la violenza di genere”. Così il sindaco Lucio Greco e l’assessore Nadia Gnoffo, che, in occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, hanno preso parte ad una serie di appuntamenti organizzati dalle scuole e dalla CRI di Gela. La giornata è iniziata all’istituto Ettore Majorana e all’Opera Pia Principessa Pignatelli. Bello e davvero suggestivo il video proiettato al Majorana, realizzato dagli studenti sulle note della cantautrice Rosa Balistreri. Nel pomeriggio, le celebrazioni si sono spostate a Palazzo di Città. Alle 18 la CRI ha donato un albero d’ulivo, simbolo di pace e contro ogni forma di violenza, e lo ha posto all’ingresso del Municipio all’interno di un vaso sul quale è stato impresso il numero nazionale antiviolenza 1522. Annullata, invece, causa maltempo, la proiezione in Chiesa Madre della clip realizzata dalla Croce Rossa di Gela e dedicata alle donne uccise dall’uomo che diceva di amarle. Il video è stato pubblicato e condiviso sui social.
“La violenza di genere è una delle piaghe del nostro tempo – hanno dichiarato il sindaco Greco e l’assessore Gnoffo – tanto efferata quanto incomprensibile. E’ inconcepibile che la mano che dovrebbe solo accarezzare la fidanzata, moglie, sorella, amica o madre, finisca per uccidere; non è accettabile che ci si trasformi nell’aguzzino che strappa la vita alla donna per possesso, rabbia, frustrazione. La legge ha ancora un lungo cammino da fare a difesa delle donne vittime di violenza, ma il problema è, prima di tutto, culturale. Ecco perché è importante andare nelle scuole e sono fondamentali momenti come questi. L’emergenza va risolta all’origine, intervenendo sui comportamenti errati che si manifestano nell’uomo sin dai primissimi sintomi: la gelosia eccessiva, il sentire la propria compagna-fidanzata un proprio possesso. Ci auguriamo che i messaggi lanciati numerosi in questa giornata arrivino e facciano il proprio dovere, contribuendo alla progressiva eliminazione di questo dramma senza fine che ha strappato senza pietà le figlie ai genitori e le mamme a bambini in tenera età. Un appello alle donne affinchè superino la paura e denuncino. Da lì parte il cammino per tornare padrone della propria vita”.