Gela e Sancataldese ricorrorono contro la decisione della Prefettura

Ufficiale la disputa a porte chiuse di Gela-Gelbison e Sancataldese-Savoia. I due club hanno deciso di ricorrere d'urgenza. A pesare non solo gli scontri di Messina ma anche il dannnegiamento del bus della Nissa.

A cura di Redazione Redazione
19 dicembre 2025 10:42
Gela e Sancataldese ricorrorono contro la decisione della Prefettura -
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Gela. E’ ufficiale il provvedimento della Prefettura di Caltanissetta che ha disposto la disputa di Gela-Gelbison e Sancataldese-Savoia a porte chiuse. Questa mattina il provvedimento è stato notificato al Sindaco di Gela Terenziano di Stefano mentre ieri sera già alla società. Il Gela Calcio ha deciso di fare un ricorso urgente. Entro domani si conoscerà la decisione finale.

Il duro provvedimento è scaturito dagli scontri agli imbarcaderi di domenica scorsa, dove le due tifoserie si sono affrontate a colpi di bastoni e spranghe di ferro. Ma c’è di più. A pesare sulla decisione prefettizia anche la relazione della Questura di Caltanissetta, che ha evidenziato un indice di pericolosità della tifoseria biancazzurra. In particolare il Comitato di Analisi per la Sicurezza della Manifestazioni Sportive (Casm), ha ricordato come già quest’anno si è verificato un altro grave episodio, ovvero il lancio di colpi contundenti all’autobus della Nissa.

Seppur non vi sia nessun precedente tra Gela e Gelbison è stato dichiarata partita a rischio ordine pubblico.

La società ha deciso, così come la Sancataldese, di opporsi al provvedimento, ritenendolo spropositato. Deciderà il Tar entro domattina.

Ad oggi Gela-Gelbison e Sancataldese-Savoia si giocheranno a porte chiuse alle ore 14,30.

Sul fronte mercato ufficiale l’arrivo di un giovane Reda Naoum, difensore classe 2007 dal Rondinella, Eccellenza toscana.

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