Gela. Un’attenta disamina dei vincoli imposti dai piani stralcio per l’assetto idrogeologico, anche se successivi alla realizzazione degli immobili, soprattutto se si tratta di quelli sottoposti a procedure di sanatoria. Analizzando anche la giurisprudenza in materia e la decisione della Corte Costituzionale che bocciò la norma regionale volta ad escludere la necessità del parere sui vincoli, compreso quello idrogeologico, intervenuti successivamente all’ultimazione dell’immobile sottoposto a sanatoria edilizia, il sindaco Terenziano Di Stefano e i tecnici comunali hanno optato per la costituzione della commissione “Piano assetto idrogeologico”. La finalità, come riporta il provvedimento firmato dal primo cittadino, riguarda l’iter per il rilascio di “provvedimenti di autorizzazione e concessione edilizia anche in sanatoria che devono comprendere la disamina dei vincoli presenti sul territorio al momento in cui viene esaminata ed esitata la domanda, quindi, anche se tali vincoli sono stati apposti in data successiva alla realizzazione dell’abuso edilizio”. Viene riportata giurisprudenza in tal senso. Per Di Stefano, stando all’atto, “risulta, quindi, necessaria una verifica, da parte del Comune, dei vincoli inseriti con i Piani Stralcio per l’Assetto Idrogeologico, nelle pratiche edilizie e di sanatoria non ancora esitate alla data di approvazione dei singoli piani stralcio, dal momento che il giudizio di compatibilità tecnica non può che intendersi come atto conclusivo di un iter di valutazione delle prescrizioni del Pai, presenti nell’area dove è richiesta la concessione edilizia anche in sanatoria, valutazione che individua la necessità o meno di un parere da parte di questo Comune”. La materia tocca in modo consistente l’intero territorio locale, da sempre segnato da interventi di edilizia non in regola e con aree decisamente sensibili sul piano della tutela idrogeologica.
Di Stefano ha dato il via libera alla commissione che sarà presieduta dall’ingegnere Francesco Cascelli e composta dal dottor Arcangelo Antonio Di Pietro, dall’architetto Giuseppe Passafiume, dal dottor Giuseppe Giardino e dall’ingegnere Emanuele Granvillano (dipendente comunale con funzioni di segretario). Come si precisa nel provvedimento di nomina, “al pagamento dei compensi si provvederà mediante partita di giro e sarà posto a carico dell’utente a valere quali spese di istruttoria della pratica”. Inoltre, la decisione arriva per cercare di “definire con celerità i procedimenti pendenti anche per le inevitabili ricadute sul bilancio comunale”.