Gela. Piani d’edilizia economica e popolare, i “famigerati” Peep, sott’osservazione. Una serie di verifiche è stata avviata dai tecnici del settore comunale urbanistica.
La nota. Proprio da questi uffici è partita una nota indirizzata a tutte le cooperative e alle associazioni di comprensorio che, negli ultimi anni, sono state al centro dei tanti cantieri avviati per la costruzione di decine di complessi residenziali. Si tratta, in prevalenza, di appartamenti e villette costruiti anche grazie ai contributi regionali per l’edilizia economica e popolare. “Vogliamo acquisire – spiega il dirigente del settore urbanistica Emanuele Tuccio – tutte le informazioni necessarie. Anzitutto, stiamo valutando l’esistenza di eventuali contenziosi giudiziari tra l’ente comunale e i costruttori”.
Gli espropri della discordia. Le villete “d’oro”, come più volte ribattezzate, sono sorte attraverso programmi costruttivi che avrebbero dovuto agevolare proprio l’edilizia economica e popolare. Da mesi, sono al centro di polemiche a seguito di procedure d’esproprio, portate avanti nel tempo dal comune, trasformate in esorbitanti debiti fuori bilancio: senza contare la sproporzionato, spesso lamentarsi, tra gli elevati prezzi di vendita e la natura, invece, dei programmi d’edilizia economica.