Gela. L’ultimo attentato incendiario, che ha distrutto l’automobile del consigliere comunale Gabriele Pellegrino, ha nuovamente riproposto il tema dell’emergenza sicurezza e la necessità di attuare misure che possano fare da deterrente all’azione della criminalità. Tra tutti, uno dei capitoli più importanti è quello del nuovo sistema di videosorveglianza. E’ richiesto da tempo, anche dalle istituzioni e dalla procura della repubblica. L’amministrazione comunale ha ripreso il progetto e avviato tutti i passaggi necessari. Ora, è stata individuata l’azienda che fornirà i dispositivi e i sistemi tecnologici che costituiranno la dotazione fondamentale, per installare i nuovi impianti nelle aree strategiche. La gara è stata assegnata all’azienda romana “Calzavara spa”, tra quelle più importanti in Italia nel settore delle reti di telecomunicazioni e sicurezza, tanto da aver realizzato impianti anche in diverse strutture pubbliche del territorio nazionale. L’offerta avanzata attraverso la piattaforma Asmel, dopo le verifiche, è stata ritenuta congrua dalla commissione e dal rup Santi Nicoletti, che ha coordinato le attività. L’ammontare complessivo della proposta presentata dall’azienda romana ammonta a circa 175 mila euro. Il progetto dell’amministrazione ha un valore che tocca i 500 mila euro.
Si muove sull’installazione di 110 telecamere, da collocare in aree individuate dopo valutazioni condotte dalle forze dell’ordine. Saranno predisposte due sale operative. Dovrebbe essere il monitoraggio che manca in città, condotto con sistemi all’avanguardia che possano dare elementi utili agli investigatori nei casi di azioni come i danneggiamenti notturni, che sono ripresi con notevole intensità. L’intero progetto è finanziato con fondi comunali. Più di una volta, a livello ministeriale, non c’è stato riscontro alla progettazione presentate dal Comune, nonostante i tassi sempre elevati di criminalità, confermati dai recenti dati del bilancio di responsabilità sociale predisposto dalla procura della Repubblica. Sono stati confermati numeri preoccupanti, con “indici di criminalità elevatissimi”.