Gela. Forzarono i videopoker di un’attività commerciale, pare per appropriarsi del denaro e coprire la perdita registrata con le scommesse. Il giudice Eva Nicastro ha disposto la condanna dei tre coinvolti. Dieci mesi di reclusione, in abbreviato, a Igland Bodinaku, Nunzio Di Noto ed Enzo Bruno Manfrè. Il dispositivo è stato letto al termine del giudizio abbreviato, scelto dagli imputati, attraverso i loro difensori (gli avvocati Francesco Enia, Carmelo Tuccio e Filippo Spina). Il pm Gesualda Perspicace non ha avuto dubbi nel concludere, riconoscendo la responsabilità dei tre. Ha chiesto la condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione, ciascuno. Già nel corso della precedente udienza, Manfrè si era detto disponibile a risarcire il danno.
Tutti i legali, però, hanno cercato di ridimensionare l’accaduto, almeno sul piano del ruolo degli imputati. Gli investigatori risalirono ai tre, individuando anche un quarto coinvolto, che però ha deciso di farsi giudicare in dibattimento, senza optare per il rito abbreviato.