Viale Mediterraneo, barriere danneggiate da un gruppo di giovani
L’episodio dimostra, secondo la consigliera Sara Cavallo, l’inefficacia dell’intervento voluto dall’assessore Morgana, che oltre a non fermare l’inciviltà penalizza disabili, anziani e famiglie
Gela. Nel weekend Viale Mediterraneo è tornato al centro dell’attenzione dopo il danneggiamento delle barriere installate per impedire il transito degli scooter. Alcuni panettoni sono stati rotti e un varco è stato aperto forzatamente, consentendo nuovamente l’accesso ai mezzi. Una residente, testimone della scena, riferisce che a compiere l’atto sarebbe stato un gruppo di oltre quindici giovanissimi adolescenti, segno evidente che le misure adottate non bastano a scoraggiare comportamenti incivili.
Il provvedimento, voluto dall’assessore Simone Morgana, nasceva dall’esigenza di mettere fine alle continue incursioni di scooter e moto lungo il belvedere. Tuttavia, secondo la consigliera comunale di Fratelli d’Italia Sara Cavallo, l’intervento non solo si è rivelato inefficace, ma ha creato nuovi problemi alla comunità.
“Le barriere e le catene installate – afferma Cavallo – non risolvono la questione della sicurezza e, allo stesso tempo, limitano l’accesso al belvedere per disabili, anziani con difficoltà motorie e mamme con passeggini. Non si può sacrificare l’inclusione per tentare di contenere un problema che resta irrisolto”.
La consigliera critica anche l’assenza di confronto con i cittadini prima dell’installazione delle barriere.
“Non c’è stato alcun dialogo con la città. È stato deciso e imposto un intervento che penalizza proprio chi dovrebbe essere tutelato. Sarebbe bastato valutare soluzioni più adeguate, come dissuasori mobili, telecamere, controlli mirati”.
Per Cavallo, l’episodio di vandalismo dimostra che la chiusura fisica non può essere l’unica risposta: “Il belvedere è di tutti. La città ha bisogno di misure intelligenti, efficaci e inclusive, non di ostacoli che creano disagi senza risolvere nulla”.
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