Gela. Gli agenti di polizia municipale hanno multato un pensionato per avere collocato delle piante in un’area di sua proprietà. L’uomo dovrà rimuovere i vasi, nonostante avesse spiegato ai vigili urbani di averla acquistata nel lontano 1973.
Il proprietario del lotto di terreno, Vincenzo Areddia di 65 anni, minaccia di adire alle vie legali e si sente vittima di un clamoroso errore.
Dal canto loro, gli agenti del comando di Polizia municipale, hanno effettuato un sopralluogo e multato il 65enne accusandolo “di avere occupato con diversi vasi di piante, parte della strada pubblica per una superficie di circa 30 metri quadrati”.
“Ho precisato ai quattro agenti che mi hanno fatto una contravvenzione per occupazione di suolo pubblico – spiega Areddia – che le piante sono posizionate dentro una ben identificata particella catastale (identificata con il numero 897), di mia proprietà ormai da 39 anni. Non a caso, pago i diritti della rendita catastale inserendolo nella dichiarazione dei redditi che presento annualmente”.
L’area in questione ricade tra via Nicolò Paci e via Lipari. Quest’ultima arteria cittadina rappresenta l’unica via di accesso riservata ai soli pedoni. A trarre in confusione gli uomini del comando di via Ossidiana diretto da Giuseppe Montana, gli interventi di urbanizzazione effettuati dall’amministrazione comunale ormai da un ventennio.
Allora gli addetti del Comune pavimentarono l’intero lotto, includendo quello di proprietà di Areddia, tanto da realizzare un’unica piazzetta.
“Non mi è stato mai notificato dal Comune nessun esproprio – conclude Areddia – ne alcuna volontà di acquisire il lotto di terreno che ho acquistato nel rispetto dei termini di legge”.