Gela. I liquami, da ormai dieci giorni, scorrono indisturbati lungo l’intera via Bevilacqua: una conduttura satura continua a sversare sulla strada senza alcuna sosta.
Residenti e commercianti della zona non sanno più a chi rivolgersi. “Ho telefonato a qualsiasi ufficio – dice Domenico Corfù – nessuno, però, si è degnato di fare un sopralluogo o effettuare le necessarie riparazioni. Qualche giorno fa, ho notato una squadra di operai che, però, si è solo limitata a transennare il tombino intasato. E’ una vergogna. Faccio fatica a tenere pulita la mia macelleria. In questi giorni, sono stato costretto a chiudermi dentro per non percepire il tanfo”. Il piccolo torrente di liquami continua ad essere alimentato, procurando disagi ai tanti residenti della zona.
“Ma come bisogna agire in questa città per ottenere il rispetto dei propri diritti? – si chiede il commerciante – questa, non è per nulla civiltà. Quando c’è un guasto, bisogna immediatamente ripararlo. Invece, né i tecnici di Caltaqua né, tantomeno, quelli del comune, si sono fatti vedere. Intanto, dobbiamo sopportare un immenso squallore”.