Gela. Hanno difeso la scelta di proporre un patto di fine mandato che non chiudesse anticipatamente l’esperienza amministrativa del sindaco Domenico Messinese, entrando in contrasto anche con gli alleati di centrodestra. Adesso, i consiglieri comunali di DiventeràBellissima chiedono “lealtà” e lo fanno rivolgendosi agli stessi alleati. “Dobbiamo avviare il confronto – dice Vincenzo Cascino – e lo dobbiamo fare con chi deciderà di seguire il percorso di centrodestra. Serve però lealtà nei rapporti”. Cascino e gli altri consiglieri Anna Comandatore e Giovanni Panebianco, oggi, sono stati ricevuti a Palermo dal presidente della Regione Nello Musumeci. Una visita programmata, soprattutto all’indomani della sfiducia che in aula consiliare ha messo fine al governo Messinese. C’è stato un lungo confronto con il loro leader. “Abbiamo parlato di politica”, spiega ancora Cascino. Inevitabile però un pensiero al commissario che dovrà insediarsi in municipio.
“I tempi non saranno lunghi – dice ancora Cascino – anche se non abbiamo chiesto nulla di preciso al presidente. Riteniamo che serva comunque un funzionario di esperienza per uno dei comuni più importanti della Sicilia. La sfiducia a Messinese? Il presidente ne ha preso atto”. Quelli di DiventeràBellissma ne hanno approfittato per partecipare ad un incontro sulle elezioni provinciali di secondo livello che dovranno tenersi anche sull’isola. “Un sistema pessimo – spiega Giovanni Panebianco – la città rimarrà senza rappresentanza a causa dell’assenza di organismi consiliari. Probabilmente, il governo Musumeci cercherà di trovare soluzioni migliorative”. Nonostante la ritrosia politica verso la sfiducia, anche gli uomini del governatore iniziano ad organizzarsi, rimanendo comunque nell’area del centrodestra. “Noi siamo a pieno titolo una forza politica di centrodestra – conclude Cascino – stiamo organizzando un buon gruppo, anche in vista delle elezioni anticipate. Alleanza ampia? Siamo disponibili a dialogare con quelle forze centriste e moderate che vogliano contribuire. Prima, però, bisognerà capire chi farà parte della coalizione. Non tutti i partiti in città sono compatti come il nostro”.