Vertenza sanità, Di Stefano: "Forti interlocuzioni, centrodestra? Hanno accordo e nessuno va contro"
Tra i suoi alleati, solo gli autnomisti dell'Mpa sono nel governo Schifani e pure sulle loro mosse si concentrano tanti "occhi". Il primo cittadino pare fiducioso ma se i tagli venissero confermati, non si esclude una mobilitazione ancora più intensa
Gela. Martedì, il sindaco Terenziano Di Stefano sarà a Palermo, in Ars, nell'attesa di “novità importanti” per la vertenza sanità. Proprio martedì, infatti, come abbiamo già riferito ieri a conclusione del tavolo permanente tenutosi in municipio, è previsto il voto della commissione salute sulla nuova rete ospedaliera, che ad oggi fissa altri tagli per l'ospedale “Vittorio Emanuele”. Il primo cittadino e la sua amministrazione stanno tenendo contatti e hanno formalizzato una richiesta di incontro, anche alla stessa commissione parlamentare. A Di Stefano non è sfuggito il silenzio assoluto del centrodestra, cittadino e non solo. Nessun esponente di quell'area politica ha preso parte alla riunione di ieri, a Palazzo di Città. Non ci sono stati commenti neppure al termine del confronto. “Non mi meraviglia – dice il sindaco – è evidente, per quello che sta accadendo nel governo regionale e sul territorio, che il centrodestra ha chiuso intese su tutti i sottogoverni e c'è già l'assenso al ritorno di Luca Sammartino nella compagine del presidente Schifani. In Provincia, non a caso, sono stati designati i consiglieri con deleghe e penso che a breve chiuderanno pure sull'Ati idrico. In una situazione di questo tipo, con tutti i pezzi ricomposti nell'arco di una decina di giorni, nessuno si può permettere il lusso di andare contro. Mi dispiace perché fra due anni, quando si andrà a votare per le regionali, qualcuno capirà che non avrà completamente spazio. La gente, comunque, non dimentica”. Il sindaco, insieme alla sua amministrazione, da mesi sta seguendo l'evolversi della situazione, con tante bozze della rete ospedaliera che si sono avvicendate, fino all'approvazione finale del governo Schifani. Di Stefano preferisce non sbilanciarsi. Sembra convinto che i partiti alleati possano incidere. “C'è una forte interlocuzione in atto e sul tema della sanità non demordo – aggiunge - martedì potrebbero arrivare novità importanti per la città e per il nostro sistema sanitario locale. Questa mobilitazione sta iniziando a dare fastidio. C'è una manifestazione in programma per giovedì ma spero per la città che non ce ne sarà bisogno, se martedì dovessero concretizzarsi sviluppi di un certo tipo”. Il tema del depotenziamento del sistema sanitario locale è fondamentale per i servizi che possono salvare vite e per una città che risente enormemente degli effetti dell'industrializazione pesante. Il sindaco da questa vertenza, inoltre, non potrà che trarre pure valutazioni politiche, alla luce di ciò che emergerà. Tra i suoi alleati, solo gli autnomisti dell'Mpa sono nel governo Schifani e pure sulle loro mosse si concentrano tanti "occhi". Il primo cittadino pare fiducioso ma se i tagli dovessero essere confermati, non si esclude una mobilitazione ancora più intensa.
In foto Di Stefano insieme agli assessori Filippo Franzone e Valeria Caci
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