Irmes, operai ancora fermi: per loro sarà una Pasqua amara
Attendono pagamenti che a oggi non hanno ottenuto dall'azienda

Gela.Già lo scorso Natale, per loro, è trascorso fra tante incertezze, anzitutto retributive. Anche la Pasqua che si accinge ad arrivare non sarà delle migliori per i lavoratori Irmes e per le loro famiglie. Da alcuni giorni, gli operai, impegnati nell'indotto della bioraffineria, hanno ripreso la protesta, fermando ogni attività nel cantiere. Attendono pagamenti che a oggi non hanno ottenuto dall'azienda, già sottoposta a una procedura giudiziaria e i cui riferimenti avevano assunto l'impegno ad adempiere. Pure questa mattina, i lavoratori hanno sostato davanti ai tornelli della bioraffineria. Risposte non ne arrivano dall'azienda datrice e si attende una convocazione dalla prefettura, per un tavolo tra le parti che possa servire a fare chiarezza. I lavori nel sito industriale di Eni ci sono, compresi quelli affidati a Irmes. Gli operai però non vengono pagati e per loro la situazione è insostenibile. A risentirne, chiaramente, sono tutte le famiglie. Ieri, i dipendenti Irmes hanno sottolineato l'atteggiamento aziendale, contraddistinto, a quanto pare, da una sorta di aut aut. "Se le condizioni non ci piacciono - hanno riferito i dipendenti - ci viene detto che possiamo andarcene e licenziarci".