Gela. Sciopero del 16 ottobre rinviato, in attesa di comprendere quali saranno gli esiti del tavolo fissato al ministero dello sviluppo economico il prossimo 21 ottobre. Il caso Eni, quindi, continua a produrre ulteriori conseguenze.
I segretari provinciali dei chimici di Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno scelto, nelle ultime ore, di posticipare il fermo di tutti i lavoratori delle società del gruppo Eni presenti in città.
“E’ inutile – spiega il segretario dell’Ugl chimici Andrea Alario – portare avanti uno sciopero a pochi giorni da un incontro, a questo punto, fondamentale per le sorti del piano economico di Eni in città”. Una posizione analoga a quella assunta dai segretari di Filctem, Femca e Uiltec. Gaetano Catania, Francesco Emiliani e Maurizio Castania, negli ultimi giorni, avevano preannunciato lo sciopero proprio con l’intento di alzare il velo sullo stallo della trattativa. La convocazione del 21 ottobre, però, ha convinto tutti all’attesa.
Ma la tensione non si allenta, invece, tra i lavoratori delle aziende dell’indotto. Senza linea 1 in marcia e senza le necessarie manutenzioni, lo spettro degli ammortizzatori sociali è sempre più concreto. L’accordo che prevedeva l’assorbimento di circa novanta operai Smim ed ex Tucam nell’organigramma di Sicilsaldo e Ergo Meccanica non si è mai concretizzato. Adesso, molto aziende rischiano di dover rinunciare al personale a causa di evidenti carenze di commesse. Gli operai dell’indotto, già nelle prossime ore, potrebbero mettere in campo nuove mobilitazioni.