Gela. La verifica che la maggioranza attende da qualche tempo pare ormai destinata alla prossima settimana. Il sindaco Terenziano Di Stefano sta valutando la convocazione di tutti gli alleati. Sarà un’analisi anzitutto politica ma non solo. Il primo cittadino aveva preannunciato il tavolo all’indomani delle tante polemiche sulla possibile fase 2 della giunta. Non ci sono ancora vere certezze, salvo che l’assessore dem Giuseppe Arancio ha già confermato che non intende proseguire, per ragioni personali. Passerà il testimone ad un altro esponente del Pd, che va individuato (potrebbe essere il consigliere comunale Giuseppe Fava che ormai da tempo collabora istituzionalmente con l’ex parlamentare Ars ma vanno approfonditi alcuni passaggi). Bisognerà accertare se ci siano tutte le condizioni, eventualmente, per aprire un secondo varco e quindi rinnovare la squadra di governo con un’ulteriore posizione. L’Assemblea regionale, a breve, dovrebbe pronunciarsi sulla possibilità di un ampliamento ad otto assessori ma c’è parecchia strada da fare. Per il primo cittadino, il tavolo dovrà essere pure amministrativo e sui temi. Il bilancio, i disservizi idrici, il caso Timpazzo, l’Unione dei Comuni e i finanziamenti, sono prioritari e il capo dell’amministrazione mira ad una linea unitaria, senza distinzioni di sorta.
Quella alla quale pensa il sindaco potrebbe diventare un’analisi a trecentosessanta gradi, politica e amministrativa, per fare un “ticket” di inizio mandato e allo scopo di vagliare con attenzione le intenzioni di tutta la coalizione, sia in giunta sia all’assise civica. Gli equilibri politici sono fondamentali e potenziali mutamenti repentini vanno centellinati minuzionsamente. L’amministrazione non vuole rimanere indietro e i tasselli del programma per la città non saranno sottovalutati.