Gela. La vicenda della gestione del verde pubblico, che ha portato l’assessore Grazia Robilatte a presentare le proprie dimissioni (attualmente in mano al segretario del Pd Peppe Di Cristina), inevitabilmente sta condizionando la condotta politica della maggioranza e anche i consiglieri più vicini al sindaco Lucio Greco non stanno gradendo questo stato di cose. Negli ultimi giorni, la commissione sanità e ambiente, presieduta da Rosario Trainito di “Un’Altra Gela”, ha concluso il giro di audizioni, avviato per approfondire punti critici come il decoro urbano e il verde pubblico. Sono stati ascoltati il manager Ghelas Francesco Trainito, il dirigente del settore ambiente Grazia Cosentino e l’assessore Giuseppe Licata. “Ho personalmente inviato la convocazione anche all’assessore Grazia Robilatte – dice Trainito – ma non ho ricevuto nessuna risposta. Onestamente, non è un atteggiamento che mi è piaciuto. Il dirigente Cosentino, Trainito e Licata hanno esposto l’attuale situazione in maniera piuttosto chiara. Il manager Ghelas si è trovato davanti ad una situazione di emergenza, ma con risorse comunque molto limitate. Ora, sono stati usati i circa 130 mila euro del fondo per l’emergenza Covid, che stanno consentendo di intervenire in diverse zone della città. Ci hanno fornito spiegazioni. Ci sono dieci aziende locali impegnate nei noli a caldo di Ghelas. Licata ha fatto notare che in questo modo i lavori sono iniziati in tempi più rapidi. Pare invece che l’assessore Robilatte volesse prima passare dal Mepa per l’affidamento, ma i tempi sarebbero stati molto più lunghi. Gli interventi in atto non sono risolutivi, questo è chiaro. Serve comunque una programmazione. Ma come si fa a programmare se non sappiamo cosa voglia fare l’assessore al settore?”.
Trainito segue una linea ormai molto diffusa tra i consiglieri più vicini al sindaco. “Bisogna chiarire la posizione dell’assessore Robilatte – conclude – è dentro o fuori? Fa parte ancora della giunta? Il sindaco deve fare chiarezza, ma soprattutto non capisco perché le dimissioni siano state presentate al partito. Il Pd dovrebbe dare delle certezze. E’ un partito importante e ha riferimenti nazionali. Sono in maggioranza oppure no? Perché non dà maggiore supporto all’amministrazione comunale? Alla città non interessano questioni di poltrone”. Interrogativi che pesano sul rapporto politico tra il gruppo vicino al sindaco e il Pd, che entro i prossimi giorni dovrà comunque sciogliere le ultime riserve.
