Gela. Il 10 novembre del 1992 Gela ha vissuto uno dei momenti più bui della sua storia. La mafia uccide il profumiere Gaetano Giordano. Con lui in auto c’è il figlio Massimo, che viene solo ferito. I due stavano tornando nella casa di via Verga dopo aver chiuso il negozio. La Stidda ne decretò l’uccisione per dare l’esempio a tutti gli altri commercianti. Giordano non si era piegato al racket ed aveva cacciato in malo modo gli estortori dal suo negozio.
A distanza di 24 anni l’associazione che porta il suo nome lo ricorderà presso la sala convegni in Corso Vittorio Emanuele 170 a Gela. All’evento saranno presenti Tano Grasso e le più alte autorità civili e militari.