Gela. Un’indagine per accertare se quei tre giovani siano effettivamente gli autori di una presunta violenza sessuale denunciata lo scorso dicembre. La vittima sarebbe una loro coetanea.
Verrà sentita la giovane. Tutto si sarebbe svolto nella zona di un’abitazione rurale. Adesso, parte l’incidente probatorio. La presunta vittima verrà sentita a marzo davanti al giudice delle indagini preliminari Fabrizio Molinari. Durante l’esame, sarà assistita da una psicologa. Il giorno successivo, invece, si passerà ad alcune verifiche sui tre indagati. Non è da escludere che si possa provvedere al prelievo di campioni del loro dna. L’esame della giovane è considerato fondamentale sia dai legali di difesa degli indagati, gli avvocati Filippo Spina, Salvatore Incardona, Mariella Giordano e Calogero Giardina, sia dal pubblico ministero che segue il caso, il magistrato Lara Seccacini. Già a dicembre, l’automobile utilizzata dagli indagati nelle ore finite al centro degli approfondimenti venne posta sotto sequestro per effettuare una serie di verifiche. Gli indagati si difendono, escludendo che la versione resa dalla ragazza corrisponda a ciò che si verificò realmente. Furono i medici del pronto soccorso del Vittorio Emanuele a raccogliere le prime confessioni arrivate dalla presunta vittima giunta al nosocomio in evidente stato confusionale.
