Venerdi 17, c’è chi ancora crede alla sfortuna?

 
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Gela. Le origini storiche e culturali della superstizione legata al venerdì 17 sono spesso diverse e la credenza nella sfortuna di questo giorno continua ad esistere ancora oggi. Molte persone evitano di fare attività importanti durante il venerdì 17, come firmare documenti, prendere decisioni importanti o programmare viaggi. Alcuni hotel e ospedali addirittura saltano il numero 17 nelle loro stanze e piano, passando direttamente dal 16 al 18. Esiste persino una fobia apposita(l’eptacaidecafobia), la paura del numero 17. Il venerdì 17 è considerato in alcune culture, specialmente da noi, un giorno di sfortuna, simile al venerdì 13 in altre parti del mondo. A quanto pare, le radici di questa credenza popolare hanno incredibilmente origini cattoliche: venerdì è il giorno della settimana della morte di Cristo sul Golgota, mentre il 17 è la data del diluvio universale.

Abbiamo chiesto ai cittadini se sono superstiziosi e quali sono secondo loro le cose da non fare assolutamente oggi. A quanto pare questa credenza popolare tende a scemare anche se qualche studente imputa al venerdi 17 il compito a sorpresa o l’interrogazione andata male. È importante ricordare che questa è solo una credenza popolare e che, in realtà, questa data non ha alcuna influenza diretta sulla nostra vita quotidiana.

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