Gela. Dovrà presentarsi in dibattimento, davanti al giudice del tribunale. E’ stato disposto il rinvio a giudizio per un esercente di nazionalità cinese, titolare di un’attività commerciale in città. Nel corso di controlli, che risalgono allo scorso anno, i militari della guardia di finanza sequestrarono cartine per sigarette, che in base alla nuova normativa in materia l’esercente non poteva vendere al pubblico, perché sprovvisto della licenza dei Monopoli di Stato. Una violazione equiparata a quella della vendita di tabacchi di contrabbando. Le contestazioni mosse dai pm della procura sono state messe in dubbio dal difensore, l’avvocato Vittorio Giardino, che richiamando giurisprudenza in materia, ha sostenuto una linea diversa da quella della procura. Davanti al gup Francesca Pulvirenti sono state sollevate anche delle eccezioni, non accolte dal giudice, che ha deciso per il rinvio a giudizio, come chiesto dalla procura.
I finanzieri, proprio in base alle norme, allora appena entrate in vigore, effettuarono controlli in diverse attività commerciali, in città condotte da esercenti di nazionalità cinese. Furono sequestrate cartine e filtri.