Vella è il nuovo procuratore capo, il magistrato si è insediato questa mattina

 
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Gela. Salvatore Vella, magistrato già procuratore aggiunto ad Agrigento, questa mattina si è insediato. È il nuovo procuratore capo. Il passaggio di consegne, in tribunale davanti al collegio retto dal presidente Roberto Reggio. A fare gli onori di casa, il procuratore Lucia Musti che dopo circa un anno, insediata come facente funzioni, lascia la città dove era arrivata dalla procura generale di Bologna. Vella, nato ad Erice, ha una lunga esperienza in diverse sedi giudiziarie siciliane. Ha lasciato Agrigento dopo molti anni e una capillare attività investigativa conto la criminalità.

La procura che trova Vella “è in salute e a pieno organico dopo diverso tempo”, ha detto Musti.

Il nuovo procuratore avrà con sé soprattutto giovani pm (i sostituti Aletta, Furnari, Carosello e i più esperti Lo Valvo e Scuderi) che hanno accettato la sfida di Gela “che è un ufficio particolare”. Alla cerimonia, l’ex procuratore capo Fernando Asaro, per oltre sei anni in città e poi trasferito alla guida della procura di Marsala. “Indagare a trecentosessanta gradi, senza se e senza ma – ha spiegato Asaro – Salvo Vella troverà una squadra e insieme a loro si potranno raggiungere gli obiettivi”. Interventi sono stati effettuati anche da chi con Vella ha lavorato ad Agrigento, a partire dal procuratore capo Di Leo. Alla cerimonia, tutte le autorità, le forze dell’ordine e l’avvocatura, il personale del presidio locale e inoltre il prefetto Armenia e il questore Agnello. “Una sua caratteristica è studiare e se è convinto di una cosa non si ferma davanti a niente e a nessuno”, ha riferito Di Leo. Per il Consiglio dell’ordine degli avvocati, il presidente Mariella Giordano ha richiamato lo “spirito di collaborazione che non mancherà”. Vella ha ricordato i suoi primi anni in magistratura, la generazione che iniziava a muovere i primi passi in una Sicilia bagnata dal sangue delle stragi di mafia, la dedizione per il lavoro e il “rispetto di tutte le parti”. Non ha trascurato la sua esperienza sul fronte dell’immigrazione, “ho visto tanti morti e torture”. “Sono felice di essere a Gela, un ufficio operoso e ben organizzato”, ha aggiunto. Ha insistito sul concetto di “squadra”, soprattutto all’interno dell’ufficio di procura. “Questo è un territorio complesso e allo stesso tempo bello. Saremo al servizio di chiunque abbia subito un torto”, ha concluso.

In foto di copertina Vella insieme a Musti, Lo Valvo e Asaro

All’interno Vella firma davanti al presidente del tribunale Riggio.

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