Gela. Un debito fuori bilancio, legittimato da una sentenza del Tribunale amministrativo di Palermo, non approvato in aula, a causa della mancanza della relativa sentenza. Il debito non approvato. La questione, ieri sera, ha contribuito a far alzare i toni della contesa politica. Mentre diversi consiglieri, da Carmelo Casano al capogruppo di Adesso Gela Giuseppe Ventura, hanno contestato l’operato del presidente Alessandra Ascia, ritenuta responsabile di far arrivare in aula atti incompleti, il capogruppo del Pd Vincenzo Cirignotta ha lanciato la “stoccata”. “Noi bocciamo un debito fuori bilancio sentenziato dal Tar – ha attaccato Vincenzo Cirignotta – e approviamo quello di Tekra, non coperto da alcuna sentenza? Facciamo i forti con i deboli e i deboli con i forti!”. Una linea, adesso, sostenuta dall’intero direttivo cittadino. “La direzione del partito, esaminato il caso particolare della mancata approvazione nell’ultimo consiglio comunale, di un debito fuori bilancio con sentenza esecutiva del Tar – scrivono i democratici – fa rilevare una evidente disparità di trattamento tra la delibera non approvata sottoposta all’approvazione dell’ultimo seduta dell’assise civica, e di tante altre delibere di riconoscimento di debito fuori bilancio che hanno avuto una sorte diversa, cioè sono state approvate. Non vorremmo che ci siano consiglieri comunali che individuino nei potenti il riconoscimento di diritti, ancorché non supportati da provvedimenti esecutivi dell’autorità giudiziaria, e di converso penalizzare le legittime aspettative di poveri cittadini, non approvando debiti fuori bilancio che si basano su sentenze esecutive”.
“Attacchi pretestuosi”. I democratici, inoltre, respingono le accuse mosse in aula al presidente Ascia. “In questo contesto, riteniamo che il lavoro svolto dal presidente del consiglio comunale – concludono – si muova nella direzione di dare soluzioni ai problemi del territorio, e che qualsivoglia pretestuoso attacco nei suoi confronti, non fa altro che distrarre l’azione del consiglio comunale dall’incapacità di questa amministrazione di affrontare le emergenze della città”.
