Vasche Timpazzo e compostaggio, Di Stefano chiede verifiche e assemblea: Srr, "volontà di risolvere"

Il sindaco Di Stefano ha inoltrato una comunicazione alla Srr, richiedendo non solo la convocazione di un'assemblea ma pure chiarimenti in merito alle vasche e ancora al sistema di compostaggio di Brucazzi. Un incontro anche in Regione

22 ottobre 2025 20:11
Vasche Timpazzo e compostaggio, Di Stefano chiede verifiche e assemblea: Srr, "volontà di risolvere" -
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Gela. Il ciclo dei rifiuti e dell'impiantistica non smette di segnare l'esigenza di approfondimenti e verifiche. Il sindaco Terenziano Di Stefano continua a insistere sulle sorti immediate delle vasche sature del sito di Timpazzo, A-B e C-D, che per la giustizia amministrativa non possono più essere gestite da Ato Cl2 in liquidazione e rientrano in un'area di proprietà comunale. Il passaggio di consegne dallo stesso Ato alla Srr4 non si è ancora concretizzato e quest'ultima società ha attivato un giudizio di ottemperanza, in sede amministrativa, affinché siano i giudici a imporre la finalizzazione della procedura. Per la Srr, come ha confermato il presidente Gianfilippo Bancheri, Ato non starebbe adempiendo agli obblighi. Il sindaco Di Stefano, negli scorsi giorni, ha inoltrato una comunicazione alla Srr, richiedendo non solo la convocazione di un'assemblea ma pure chiarimenti in merito alle vasche e ancora al sistema di compostaggio di Brucazzi, di proprietà Ato ma che l'ambito pare intenzionato a mettere sul mercato e una seconda procedura per la vendita è in scadenza. Su questo fronte, Srr, attraverso la controllata Impianti Srr, intende acquisire il compostaggio, che non è ancora ripartito a regime. Bancheri, in una dettagliata risposta, conferma la volontà ma manca un accordo complessivo con l'Ato, affidato al commissario Giuseppe Lucisano. A questo punto, non è da escludere che i sindaci possano richiedere un'assemblea, proprio in sede Ato. Di Stefano a breve condurrà verifiche presso l'assessorato regionale dell'energia, nel corso di un incontro previsto a stretto giro. L'impiantistica del ciclo rifiuti si lega inevitabilmente a costi e introiti, che toccano i Comuni, in primis Gela sul cui territorio si concentra l'intera filiera. Il sindaco Di Stefano, in più occasioni, ha parlato della necessità di un ciclo virtuoso che limiti i costi sostenuti e di ristori di tipo ambientale, a maggior ragione nella piattaforma integrata di Timpazzo, le cui aree sono di proprietà dell'ente municipale. Prima di tutto, probabilmente, bisognerà mettere fine, in maniera definitiva, alla duplicazione di società che sovraintendono il sistema. Ato dovrà andare incontro alla chiusura della liquidazione (con la cessione dell'impianto di compostaggio e la riscossione del credito da non meno di diciotto milioni di euro ora però rientrante nelle procedure del dissesto del Comune di Gela) mentre Srr e Impianti Srr dovranno strutturare l'intera filiera, dal servizio all'impiantistica, risolvendo le “incomprensioni” che spesso sorgono nel dialogo con il Comune di Gela.

In foto una delle aree della discarica Timpazzo

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