Variante prg per Lidl via Venezia, Regione: “Parere negativo valutazione ambientale”

 
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Gela. La variante al piano regolatore generale, per consentire la realizzazione di una struttura commerciale del gruppo Lidl in via Venezia, venne approvata dal consiglio comunale ormai più di due anni fa. Da allora, si è saputo ben poco dell’iter amministrativo, passato da Palazzo di Città alla Regione. Proprio da Palermo, dopo una lunga istruttoria burocratica, sono arrivate le determinazioni del Dipartimento regionale urbanistica. Il progetto potrà essere assoggettato a valutazione ambientale strategica, ma c’è il parere negativo per quella di incidenza ambientale. L’area tra via Venezia, via Ravizza e via Dell’Acropoli (per un totale di quasi 8 mila metri quadrati), è classificata per “spazi pubblici o riservati ad attività collettive”. La variante invece consente di adattarla “ad edifici per attività commerciali al dettaglio”, ovvero D1. Tecnici e funzionari della Regione hanno però individuato alcune possibili criticità e il passo decisivo si è avuto con il parere rilasciato dalla commissione tecnica specialistica dell’Assessorato territorio e ambiente. L’area individuata dal gruppo per realizzare il punto vendita si trova quasi a ridosso del tribunale e due anni fa l’assise civica, approvando la variante, indicò anche la necessità di alcune “compensazioni”. Dalla commissione tecnica specialistica sono state sollevate diverse criticità e viene anche richiamato il piano di gestione, non osservato nello studio di incidenza ambientale presentato per ottenere le autorizzazioni necessarie. Tra i rilievi mossi dal Dipartimento regionale della protezione civile, il fatto che l’area “ricadrebbe in zona III di attenzione come da atti del vigente Piano di emergenza esterno della Raffineria di Gela” ed inoltre è ubicata in “area esondazione per ipotetico collasso della diga Disueri nonché in zona a rischio idraulico”. “Non possono essere esclusi impatti e pressioni sulle specie protette ed in particolare sull’avifauna del sito Natura 2000”, si legge nelle trentanove pagine del parere della commissione tecnica specialistica. Inoltre, il provvedimento spiega che “non possono essere esclusi impatti sulle componenti ambientali per effetto delle azioni e delle pressioni dirette e indirette esercitabili dalla proposta di variante, dovute in particolare all’aumento del traffico e delle emissioni sonore, all’incremento del consumo di suolo, al rischio di frammentazione ulteriore di habitat in relazione alla prossimità dell’area protetta”.

Punti di valutazione che hanno portato la commissione tecnica specialista a disporre “parere di assoggettabilità a Vas e parere negativo alla procedura di Valutazione di incidenza ambientale”, come confermato anche dal Dipartimento regionale urbanistica dell’Assessorato territorio e ambiente.

3 Commenti

  1. Il sito dove doveva sorgere il supermercato LDL si trova in una posizione molto distante dal fiume Gela, indi in sicurezza.Sono tutte scuse per non far insediare questo ipermercato, che toglie guadagni agli altri operatori.

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