Palermo. Da oggi la Sicilia è in zona gialla ma c’è apprensione sulla variante africana del virus, una delle tante che sta preoccupando l’Italia. A gettare acqua sul fuoco è però l’assessore alla Salute Ruggero Razza. «L’ipotesi di una variante africana sul paziente positivo rientrato in Sicilia è stata esclusa. A tale conclusione sono giunti gli esperti del laboratorio regionale di riferimento dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia, che hanno ultimato, dopo alcuni giorni, i procedimenti di sequenziamento sulla ricerca del gene “S” sui campioni prelevati da un paziente affetto da infezione da Covid-19. Sul soggetto, proveniente da uno stato dell’Africa centrale, è stato infatti evidenziato il virus Sars-Cov2, altrimenti noto come Coronavirus».
L’attenzione rimarrà comunque alta, così come i controlli. Verranno mantenuti operativi anche in “zona gialla” tutti i punti di controllo ed i drive-in per l’esecuzione dei tamponi rapidi riservati a quanti fanno ingresso in Sicilia. La misura è contenuta nell’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci, che è diventata esecutiva a partire dalla mezzanotte di oggi e fino al 28 febbraio compreso.
«In questi mesi, proprio attraverso le azioni intraprese negli aeroporti e nei principali porti della Sicilia siamo riusciti a garantire un ulteriore livello di protezione – ha detto Razza – Tale misura risulta fondamentale anche per fare fronte alla diffusione della cosiddetta variante inglese sul nostro territorio. È chiaro che i comportamenti individuali rappresentano il mezzo principale di contrasto al contagio, per questo faccio mio l’appello degli esperti che invitano ciascuno di noi ad osservare quelle regole fondamentali, ormai note a tutti, per il mantenimento del trend di discesa della curva epidemiologica».