Varato il piano di dimensionamento scolastico: “Solito”-“Romagnoli”, “Capuana”-“San Francesco”

 
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L'istituto "Romagnoli"

Gela. L’istituto “Sturzo”, come riferito ieri, esce dal piano di dimensionamento scolastico appena firmato dall’assessore regionale all’istruzione Mimmo Turano. Già ieri, non sono mancate le polemiche. L’amministrazione comunale e l’ex parlamentare Ars Miguel Donegani (fondatore del laboratorio “PeR”) hanno rivendicato i meriti. Il parlamentare regionale Michele Mancuso, invece, ha voluto sottolineare come ad incidere sia stato soprattutto il decreto “Milleproroghe” che ha disposto delle deroghe. Nel piano regionale, appena reso noto, sono previsti comunque degli accorpamenti tra istituti locali. Il secondo circolo didattico viene “aggregato” al comprensivo “Romagnoli”, confluendo nel comprensivo “Romagnoli-Solito”. Il quarto circolo didattico invece è “aggregato” al comprensivo “San Francesco”: di conseguenza, sarà attivo il comprensivo “San Francesco-Capuana”. Il piano di dimensionamento ha ricevuto il via libera dal Ministero dell’Istruzione e che è stato condiviso dall’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia,

“Nell’arduo compito di contemperare da un lato la necessità di riduzione del numero complessivo di autonomie e dall’altro di rispettare i vincoli dimensionali definiti dalla norma regionale – afferma l’assessore Turano – le operazioni effettuate in sede di Conferenza regionale sono state tutte improntate a un principio di rigorosa tutela delle realtà territoriali più piccole, ubicate in aree montane o la cui permanenza nel territorio rappresenta un importante presidio di legalità. Abbiamo provveduto alla soppressione di tutte le scuole medie e di quasi tutte le direzioni didattiche, così come previsto dalla legge regionale 6 del 2000, mantenendo solo quelle particolarmente grandi delle città metropolitane di Palermo e Catania o quelle presenti in zone ad alto rischio di dispersione scolastica. Vorrei confermare che non chiuderà alcun plesso scolastico. Le istituzioni soppresse giuridicamente saranno verticalizzate in istituti comprensivi, come previsto per legge, garantendo un’offerta formativa più ampia e ricca a beneficio di tutti gli studenti. Inoltre, laddove possibile, si è proceduto all’aggregazione di intere direzioni didattiche a istituti comprensivi preesistenti, con la conseguente confluenza naturale nell’istituto di nuova formazione del personale Ata e di tutti i docenti titolari, assicurando il rispetto della continuità didattica e la stabilità delle posizioni dei lavoratori”.

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