Gela. Il racconto della musica classica attraverso la voce e soprattutto il violino di uno dei numeri uno al mondo. Il Maestro Uto Ughi ha incantato una platea di giovani attentissimi, studenti delle scuole superiori della città, nel corso di una delle tappe di “Uto Ughi per i Giovani”, un progetto che si propone di diffondere la conoscenza della musica classica e di supportare i giovani talenti.
Un approccio diretto con i ragazzi in un periodo in cui in tutto il mondo riecheggiano i rumori della guerra, per far sì che la musica diventi un linguaggio universale per promuovere l’unione tra i popoli.
E così prima del concerto il maestro Ughi, accompagnato dall’Orchestra Sinfonica Siciliana GliArchiEnsemble, ha raccontato le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi in una session di “Prove a porte aperte”: dialoghi con la musica, suoni e parole.
«La finalità di questo progetto – ha dichiarato Uto Ughi – è diffondere e regalare la gioia della grande musica classica donandola alla cittadinanza e, specialmente, alle giovani generazioni che oggi più che mai necessitano di recepire i grandi valori che la musica trasmette».
«Ai giovani dobbiamo dare l’opportunità di conoscere la miniera sterminata di tesori musicali che fanno parte del repertorio classico – ha aggiunto il Maestro – un po’ trascurati da quando l’insegnamento musicale nelle scuole è stato ridimensionato. Per questo motivo ho lanciato il mio personale appello al Ministro dell’Istruzione che spero faccia qualcosa al più presto».
Il Progetto, promosso dalla Fondazione Uto Ughi, è realizzato grazie al sostegno di Eni ed ha lo scopo di promuovere un incontro basato sull’ascolto della musica orientato a soddisfare le curiosità dei giovani tramite dialoghi e scambi di opinione tra docenti e studenti, al fine di creare un’atmosfera favorevole allo sviluppo della sensibilità e della comunicazione dell’idea musicale.
«Crediamo fortemente nei giovani e sosteniamo da sempre l’arte e la cultura – ha detto Walter Rizzi, Presidente della Bioraffineria di Gela – la musica è un linguaggio universale e quindi, come diceva un altro grande musicista, il maestro Muti, i giovani educati alla musica e alla cultura diventeranno uomini migliori, per questo siamo orgogliosi di aver sostenuto questo progetto assieme al Maestro Ughi».
Stasera il concerto, gratuito e aperto alla cittadinanza, in Chiesa Madre, con il Maestro Uto Ughi che leggerà e commenterà i sonetti vivaldiani che precedono l’esecuzione di ogni concerto, per restituire al testo tutta la sua poeticità, facendo apprezzare la musicalità dei versi e quella delle note del suo violino.